da dialoghi eula | Mag 1, 2022 | Ultime News

Dai reportage tradizionali ai nuovi mezzi di comunicazione: nell’antica chiesa di Santa Caterina, spazio ai professionisti dell’informazione con Domenico Quirico, Cesare Martinetti e Cecilia Sala
Dall’Afghanistan all’Iraq, dalla Siria alla Libia, dalla Jugoslavia all’Ucraina dei giorni nostri. C’è un elemento che accomuna tutti i più drammatici conflitti bellici degli ultimi decenni: la necessità di sapere e di capire. Racconti, reportage e testimonianze diventano quindi strumenti imprescindibili per documentare l’evoluzione di una guerra in presa diretta. Il giornalismo, insomma, assume un ruolo cruciale nella formazione della coscienza collettiva, soprattutto nell’epoca della viralità delle notizie non verificate. Ma come si è evoluta la professione del reporter di guerra e come sono cambiati i suoi modi e i suoi strumenti di comunicazione?
Sarà questo il fulcro di uno degli incontri previsti nella mattinata di sabato 14 maggio 2022 per la nona edizione dei “Dialoghi Eula”, di scena nell’antica chiesa di Santa Caterina a Villanova Mondovì. Due generazioni giornalistiche a confronto per delineare storia ed evoluzione dell’informazione in tempo di guerra. Interverranno in proposito Domenico Quirico, storica firma de “La Stampa”, Cesare Martinetti, già vicedirettore de “La Stampa” e corrispondente da Mosca, e Cecilia Sala, giornalista de “Il Foglio”, recentemente inviata dall’Ucraina e voce di “Stories”, la nuova serie podcast prodotta da Chora Media, per la prima volta partner dell’evento grazie alla disponibilità di Francesca Bolino.
«La buona politica non può prescindere dalla buona informazione. Alla luce della drammatica crisi bellica in atto tra Russia e Ucraina – fa sapere Fulvio Bersanetti, ideatore e, fin dalla prima edizione, nel 2014, direttore scientifico del festival – non potevamo non dedicare uno spazio apposito all’evoluzione del giornalismo di guerra. In pochi anni sono cambiati tempi, modi e strumenti di comunicazione, come dimostra il successo dei podcast di Cecilia Sala. Un profondo ringraziamento in tal senso a Chora Media che ha deciso di supportare la nostra iniziativa. La testimonianza più bella di come i “Dialoghi Eula” vengano ormai percepiti quale manifestazione di livello nazionale anche dai professionisti dell’informazione».
Un’edizione, quella di quest’anno, che vivrà la sua anteprima venerdì 13 maggio al teatro “Federico Garelli” di Villanova Mondovì per una serata dedicata ad Emergency, che della guerra cura da sempre vittime e feriti. Appuntamento, dunque, alle ore 20.30 con la presentazione dell’ultimo libro di Gino Strada “Una persona alla volta” e con lo spettacolo teatrale “Stupidorisiko” con Matteo Palazzo. Ingresso libero, prenotazione obbligatoria allo 0174.552192; 335.1242608 (Whatsapp).
I NUOVI OSPITI DEI “DIALOGHI EULA” 2022
Domenico Quirico. Giornalista, ha iniziato la sua carriera a La Stampa, alla redazione di Asti. Poi caposervizio degli Esteri, corrispondente da Parigi e reporter di guerra. Inviato in Paesi come il Sudan, il Darfur, l’Uganda, la Tunisia e l’Egitto, si è occupato delle Primavere Arabe. Nel 2011 è stato rapito in Libia e liberato dopo due giorni e nel 2013 in Siria per cinque mesi. Tra i suoi libri: “Primavera araba. Le rivoluzioni dall’altra parte del mare” (2011), “Gli ultimi. La magnifica storia dei vinti” (2013), “Il paese del male. 152 giorni in ostaggio in Siria” (2013), “Il grande califfato” (2015, Premio Brancati), “Esodo. Storia del nuovo millennio” (2016), “Che cos’è la guerra. Il racconto di chi l’ha vista in prima persona” (2019).
Cesare Martinetti. Giornalista, ha lavorato a Gazzetta del Popolo e la Repubblica. Dal 1986 a La Stampa è stato inviato speciale, corrispondente da Mosca, Bruxelles e Parigi, infine vicedirettore con Mario Calabresi. Dal 2015 al 2019 direttore del settimanale Origami. Ha scritto due libri, pubblicati da Feltrinelli: “Il padrino di Mosca” (1995) e “L’autunno francese” (2007). Attualmente collabora con La Stampa, per il settimanale TuttoLibri, e lavora con Mario Calabresi a Chora Media.
Cecilia Sala. Classe 1995, giornalista, è autrice e voce di Stories, il podcast quotidiano di Chora Media che racconta storie dal mondo. Scrive sul Foglio e ha pubblicato reportage dall’estero su L’Espresso e Vanity Fair. Ha lavorato nella redazione di Otto e mezzo, con la media company Vice per SkyTg24, con Rai e con Fremantle Media. Con Chiara Lalli è autrice del podcast “Polvere” che è diventata un libro Mondadori Strade Blu. E con “Stories” la nuova serie podcast di Chora Media che narra storie dal mondo, una ogni giorno, Cecilia Sala, autrice e voce, racconta gli Esteri attraverso i protagonisti, quelli già molto famosi e altri ancora da scoprire. Seguendo il conflitto Russia – Ucraina, ha ottenuto un’audience di oltre 100mila persone che si collegano per seguirla.
Francesca Bolino. Giornalista, classe 1972, scrive per la Repubblica dal 1999. Si è formata in Germania a Berlino studiando filosofia e collaborando per alcune case editrici tedesche. Per trent’anni ha lavorato nell’editoria, come editor e ufficio stampa (Il Melangolo editore, Ponte alla Grazie, Raffaello Cortina, La Giuntina). Si è occupata di comunicazione istituzionale a Roma, tra cui: al Mibac, all’Unione delle Comunità Ebraiche, per il Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, alla Fondazione Kennedy. Ha lavorato all’ideazione di alcuni festival di letteratura tra cui: “Festival della Filosofia” Roma Auditorium Parco della Musica, “Leggendo Metropolitano”, Cagliari, “È Storia”, Gorizia, “Jewish and the city” Milano, “Courmayeur Noir Festival”, Courmayeur.
da dialoghi eula | Apr 23, 2022 | Ultime News

Venerdì 13 aprile, al teatro “Garelli”, in scena “Stupidorisiko – Una geografia di Guerra”
Ai “Dialoghi Eula” di Villanova Mondovì il teatro di Emergency e l’insegnamento di Gino Strada
L’anteprima del Festival di venerdì 13 maggio sarà dedicata ad Emergency e al suo fondatore Gino Strada.
In programma lo spettacolo teatrale “Stupidorisiko” e la presentazione del libro “Una persona alla volta”
In un’edizione incentrata sulla complessità delle relazioni internazionali e sulle relative distorsioni e forzature, da sempre alla base dei conflitti armati, ai “Dialoghi Eula” del 13-14 maggio prossimi non poteva mancare un’appendice legata alle catastrofiche conseguenze che gli eventi bellici provocano nella popolazione civile. Da due mesi a questa parte, dopotutto, la nostra quotidianità è impregnata delle drammatiche testimonianze provenienti dall’Ucraina. Istantanee che sanguinano dolore e sofferenza, in favore delle quali si sarebbe speso ancora una volta il compianto Gino Strada.
Non è un caso, allora, che proprio al fondatore di Emergency e all’intera organizzazione internazionale sia dedicata la tradizionale anteprima serale del Festival della buona politica di quest’anno. Due, in particolare, i momenti previsti per venerdì 13 maggio a partire dalle ore 20.30 presso il teatro “Federico Garelli” di Villanova Mondovì: dapprima la presentazione dell’ultimo libro di Gino Strada “Una persona alla volta” con la presenza di Franca Mangiameli del Comitato Esecutivo Nazionale, quindi lo spettacolo “Stupidorisiko” di Patrizia Pasqui con Matteo Palazzo, un atto unico di 75 minuti che si erge a critica ragionata e ironica sulla tragedia dei conflitti armati, dalla Seconda guerra mondiale ai giorni nostri.
«Il volume è una narrazione appassionata delle radici che hanno ispirato Gino Strada giorno dopo giorno – il commento della stessa Mangiameli – ma è anche una riflessione radicale sull’abolizione della guerra e sul diritto universale alla cura. Un’autobiografica autentica e sincera che racconta l’esperienza di vita di Gino, dall’Afghanistan al Sudan, e il suo impegno per salvare vite umane. Tutti noi, oggi, cerchiamo di onorarne memoria e impegno, consapevoli che le uniche medicine possibili per il futuro siano l’uguaglianza e l’umanità, persona dopo persona, diritto dopo diritto».
La presentazione del libro e lo spettacolo “Stupidorisiko” saranno ad ingresso libero e si svolgeranno in ottemperanza con le norme di sicurezza sanitaria previste. La prenotazione, tuttavia, è obbligatoria allo 0174.552192, Whatsapp 335.1242608, e-mail esedramondovi@gmail.com. Nei prossimi giorni, infine, verranno svelati gli ultimi protagonisti della manifestazione, che ospiterà come sempre approfondimenti e dibattiti politico-istituzionali a partire dalle ore 9.00 di sabato 14 maggio nell’antica chiesa di Santa Caterina.
I PROTAGONISTI DELLA SERATA DEDICATA AD EMERGENCY
“Stupidorisiko” di Patrizia Pasqui con Matteo Palazzi. Atto Unico di 75’. Il racconto, partendo dalla Prima guerra mondiale e passando per la tragedia della Seconda guerra mondiale, arriva fino ai conflitti dei giorni nostri. Episodi storicamente documentati e rappresentativi della guerra si susseguono in modo cronologico e sono intervallati dalla storia di un marine, che parla toscano e che rappresenta il soldato di oggi. «Mi sono arruolato perché pensavo che fare il soldato fosse un buon lavoro per costruirmi un futuro solido, per avere un’indipendenza economica, per girare il mondo, per difendere la Patria! Sono diventato un soldato e ho fatto la guerra. Necessaria? Giusta? Umanitaria? Io sono solo un soldato, non sono uno stratega, né un politico, ma ho visto che la guerra uccide. E che si può evitare». Lo spettacolo vuole raccontare in forma semplice e chiara – e, perché no, anche ironica – alcuni aspetti e avvenimenti della guerra e della sua tragicità, che spesso sono dimenticati o ignorati. “Stupidorisiko – Una geografia di Guerra” è nato dall’idea di diffondere e promuovere i valori della pace e della tolleranza e denunciare il dramma della guerra. Lo spettacolo è stato selezionato all’interno della XIV edizione di Tramedautore, Festival internazionale della nuova drammaturgia, in scena al Piccolo Teatro di Milano.
Patrizia Pasqui. Si è diplomata come attrice alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. Dopo aver lavorato come attrice in compagnie primarie (Tognazzi, Brachetti, Melato), dal 1995 si dedica alla regia e alla scrittura, soprattutto teatrale. Dal 1995 collabora in modo continuativo con l’attore Mario Spallino, e dal 2000 con la compagnia teatrale di Emergency. È anche autrice di romanzi e racconti pubblicati in antologie. Matteo Palazzo. In seguito a degli studi sul metodo all’ACT di Brighton (GB), torna in Italia e consegue il diploma alla Scuola del Teatro Nazionale di Genova. Dopo alcune esperienze internazionali in cortometraggi, lavora in diversi progetti teatrali. Nel 2017 fonda il duo musicale Sciannamaté, come cantante e fisarmonicista, insieme ad Alessandro Pizzuto. Vince il riconoscimento di Miglior Attore al premio Luigi Vannucchi 2017 di Asti. Nel 2018 entra a far parte della compagnia teatrale di Emergency.
Franca Mangiameli. Dal 2005 volontaria di Emergency del gruppo di Torino, poi coordinatrice d’area del Piemonte e nel 2017 entra in sede nell’ufficio coordinamento nazionale dei volontari, come responsabile raccolta fondi dei gruppi territoriali. Oggi è membro del direttivo e del Comitato Esecutivo di Emergency.
da dialoghi eula | Apr 15, 2022 | Ultime News

La politica estera protagonista della nona edizione dei “Dialoghi Eula”
Il Festival della buona politica ritorna nella sua tradizionale finestra primaverile il 13 e 14 maggio prossimi.
Tra gli ospiti finora confermati, il sottosegretario Manlio Di Stefano, la responsabile di ricerca dell’Istituto Affari Internazionali Nona Mikhelidze e il direttore della NATO Defense College Foundation Alessandro Politi
Il futuro delle relazioni internazionali tra difesa e politica estera, la cybersecurity come frontiera dei nuovi conflitti, l’evoluzione del giornalismo e dell’informazione in tempo di guerra. Sono soltanto alcuni dei macro-argomenti che la nona edizione dei “Dialoghi Eula” proverà ad affrontare il prossimo 14 maggio nell’antica chiesa di Santa Caterina a Villanova Mondovì. Il Festival della buona politica ritorna nella sua tradizionale finestra primaverile e lo fa, ancora una volta, proponendo tematiche di stringente attualità, soprattutto in relazione al drammatico conflitto tra Russia e Ucraina.
Tre gli ospiti di prestigio che fin da ora hanno confermato la loro presenza, a testimonianza dell’autorevolezza di cui ormai gode la rassegna villanovese: Manlio Di Stefano, attuale sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri, Nona Mikhelidze, responsabile di ricerca presso l’Istituto Affari Internazionali e firma, tra gli altri, dell’Huffington Post e Alessandro Politi, direttore della NATO Defense College Foundation, l’unico centro di ricerca non governativo affiliato direttamente alla NATO. A loro il compito non facile di delineare gli scenari politici del futuro sullo scacchiere internazionale, con gli inevitabili giochi di forza tra Stati Uniti, Unione Europea, Russia e Cina.
«I “Dialoghi Eula” si confermano un appuntamento capace di scandagliare l’attualità sotto diversi punti di vista, grazie all’eterogeneità degli sguardi e dei contributi che da sempre li contraddistingue – il commento di Michelangelo Turco, sindaco di Villanova Mondovì, e Michele Pianetta, vicesindaco e “anima” della manifestazione. «Impossibile, dunque, non partire dalla difficile situazione ucraina per poi ragionare sulle implicazioni energetiche e sugli investimenti nella difesa comune». Nei prossimi giorni verranno a poco a poco svelati gli altri protagonisti della manifestazione, che vivrà come sempre la sua anteprima con lo spettacolo del venerdì sera al teatro Garelli di Villanova Mondovì. «Non potevamo rimanere indifferenti di fronte ai drammi della guerra e dell’emergenza umanitaria – ha aggiunto il direttore scientifico del Festival, Fulvio Bersanetti. «Da qui la volontà di coinvolgere Emergency con il suo spettacolo “Stupidorisiko”, una critica ragionata e ironica sulla tragedia dei conflitti armati, dalla Seconda guerra mondiale ai giorni nostri, per riflettere con gli occhi di un marine che parla toscano, divenendo un’effigedel soldato contemporaneo. Uno spettacolo intenso selezionato all’interno della XIV edizione di Tramedautore in scena al Piccolo Teatro di Milano».
I PRIMI OSPITI DEI “DIALOGHI EULA” 2022
Nona Mikhelidze ha conseguito il suo dottorato in Scienza della Politica presso la Scuola normale superiore di Pisa e un master in “Regionalismo: studi sull’Asia centrale e il Caucaso” all’Università Humboldt di Berlino, dove ha ottenuto una borsa di studio come ricercatrice dalla Fondazione Volkswagen. Ha ottenuto diploma universitario e laurea in “relazioni internazionali” dall’Università statale di Tbilisi. Dal 2017 al 2020 ha diretto il Programma Eurasia dello Istituto Affari Internazionali. Dal 2020 scrive per La Stampa su Russia e spazio post-Sovietico. I suoi interessi abbracciano la politica europea di vicinato e la risoluzione dei conflitti nel Caucaso meridionale, il Mar Nero e la cooperazione regionale, la Turchia e la regione del Caspio, la politica estera russa post-sovietica.
Manlio Di Stefano, dopo aver conseguito la laurea in ingegneria informatica, ha lavorato come consulente per una società americana, operando altresì come volontario per una ONG italiana attiva nella Repubblica Democratica del Congo e in Guatemala. Nel 2013 diviene membro del Parlamento italiano e poi capogruppo del Movimento Cinque Stelle nella Commissione Affari Esteri e Comunitari per l’intera legislatura. Dal 2013 al 2018 è membro della delegazione parlamentare italiana al Consiglio d’Europa, dove ha presieduto il Comitato per i Rifugiati, i bambini e i giovani migranti. A marzo 2018 viene rieletto membro del Parlamento e il 13 giugno viene nominato sottosegretario di Stato agli Affari Esteri nel governo del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, riconfermato nel medesimo ruolo a settembre 2019 nel secondo governo Conte e a febbraio 2021 nel governo di Mario Draghi.
Alessandro Politi si laurea in Storia Militare presso l’Università di Pisa e dopo pochi anni divine direttore vicario della Scuola d’Analisi Intelligence della LCU. Docente di geopolitica, geoeconomia e intelligence presso la SIOI, docente di gestione di conflitto, crisi, pacificazione e analisi presso istituti di formazione governativi, è facilitatore del gruppo Global Shapers del WEF. Consigliere di tre ministri della Difesa italiani e di uno greco, ha lavorato anche con un SG/DNA, un Direttore del DIS e un presidente del COPASIR. Diventa ricercatore senior del CeMiSS per l’America Latina e dirige il progetto Global Outlook 2015. Ha diretto la ricerca del CEMRES sulle misure di confidenza nell’ambito dell’Iniziativa del 5+5 Difesa, svolgendo la relazione conclusiva ai ministri della Difesa a Granada. Oggi è direttore della NATO Defense College Foundation, l’unico centro di ricerca non governativo affiliato direttamente alla NATO.
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