La politica estera protagonista della nona edizione dei “Dialoghi Eula”
Il Festival della buona politica ritorna nella sua tradizionale finestra primaverile il 13 e 14 maggio prossimi.
Tra gli ospiti finora confermati, il sottosegretario Manlio Di Stefano, la responsabile di ricerca dell’Istituto Affari Internazionali Nona Mikhelidze e il direttore della NATO Defense College Foundation Alessandro Politi
Il futuro delle relazioni internazionali tra difesa e politica estera, la cybersecurity come frontiera dei nuovi conflitti, l’evoluzione del giornalismo e dell’informazione in tempo di guerra. Sono soltanto alcuni dei macro-argomenti che la nona edizione dei “Dialoghi Eula” proverà ad affrontare il prossimo 14 maggio nell’antica chiesa di Santa Caterina a Villanova Mondovì. Il Festival della buona politica ritorna nella sua tradizionale finestra primaverile e lo fa, ancora una volta, proponendo tematiche di stringente attualità, soprattutto in relazione al drammatico conflitto tra Russia e Ucraina.
Tre gli ospiti di prestigio che fin da ora hanno confermato la loro presenza, a testimonianza dell’autorevolezza di cui ormai gode la rassegna villanovese: Manlio Di Stefano, attuale sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri, Nona Mikhelidze, responsabile di ricerca presso l’Istituto Affari Internazionali e firma, tra gli altri, dell’Huffington Post e Alessandro Politi, direttore della NATO Defense College Foundation, l’unico centro di ricerca non governativo affiliato direttamente alla NATO. A loro il compito non facile di delineare gli scenari politici del futuro sullo scacchiere internazionale, con gli inevitabili giochi di forza tra Stati Uniti, Unione Europea, Russia e Cina.
«I “Dialoghi Eula” si confermano un appuntamento capace di scandagliare l’attualità sotto diversi punti di vista, grazie all’eterogeneità degli sguardi e dei contributi che da sempre li contraddistingue – il commento di Michelangelo Turco, sindaco di Villanova Mondovì, e Michele Pianetta, vicesindaco e “anima” della manifestazione. «Impossibile, dunque, non partire dalla difficile situazione ucraina per poi ragionare sulle implicazioni energetiche e sugli investimenti nella difesa comune». Nei prossimi giorni verranno a poco a poco svelati gli altri protagonisti della manifestazione, che vivrà come sempre la sua anteprima con lo spettacolo del venerdì sera al teatro Garelli di Villanova Mondovì. «Non potevamo rimanere indifferenti di fronte ai drammi della guerra e dell’emergenza umanitaria – ha aggiunto il direttore scientifico del Festival, Fulvio Bersanetti. «Da qui la volontà di coinvolgere Emergency con il suo spettacolo “Stupidorisiko”, una critica ragionata e ironica sulla tragedia dei conflitti armati, dalla Seconda guerra mondiale ai giorni nostri, per riflettere con gli occhi di un marine che parla toscano, divenendo un’effigedel soldato contemporaneo. Uno spettacolo intenso selezionato all’interno della XIV edizione di Tramedautore in scena al Piccolo Teatro di Milano».
I PRIMI OSPITI DEI “DIALOGHI EULA” 2022
Nona Mikhelidze ha conseguito il suo dottorato in Scienza della Politica presso la Scuola normale superiore di Pisa e un master in “Regionalismo: studi sull’Asia centrale e il Caucaso” all’Università Humboldt di Berlino, dove ha ottenuto una borsa di studio come ricercatrice dalla Fondazione Volkswagen. Ha ottenuto diploma universitario e laurea in “relazioni internazionali” dall’Università statale di Tbilisi. Dal 2017 al 2020 ha diretto il Programma Eurasia dello Istituto Affari Internazionali. Dal 2020 scrive per La Stampa su Russia e spazio post-Sovietico. I suoi interessi abbracciano la politica europea di vicinato e la risoluzione dei conflitti nel Caucaso meridionale, il Mar Nero e la cooperazione regionale, la Turchia e la regione del Caspio, la politica estera russa post-sovietica.
Manlio Di Stefano, dopo aver conseguito la laurea in ingegneria informatica, ha lavorato come consulente per una società americana, operando altresì come volontario per una ONG italiana attiva nella Repubblica Democratica del Congo e in Guatemala. Nel 2013 diviene membro del Parlamento italiano e poi capogruppo del Movimento Cinque Stelle nella Commissione Affari Esteri e Comunitari per l’intera legislatura. Dal 2013 al 2018 è membro della delegazione parlamentare italiana al Consiglio d’Europa, dove ha presieduto il Comitato per i Rifugiati, i bambini e i giovani migranti. A marzo 2018 viene rieletto membro del Parlamento e il 13 giugno viene nominato sottosegretario di Stato agli Affari Esteri nel governo del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, riconfermato nel medesimo ruolo a settembre 2019 nel secondo governo Conte e a febbraio 2021 nel governo di Mario Draghi.
Alessandro Politi si laurea in Storia Militare presso l’Università di Pisa e dopo pochi anni divine direttore vicario della Scuola d’Analisi Intelligence della LCU. Docente di geopolitica, geoeconomia e intelligence presso la SIOI, docente di gestione di conflitto, crisi, pacificazione e analisi presso istituti di formazione governativi, è facilitatore del gruppo Global Shapers del WEF. Consigliere di tre ministri della Difesa italiani e di uno greco, ha lavorato anche con un SG/DNA, un Direttore del DIS e un presidente del COPASIR. Diventa ricercatore senior del CeMiSS per l’America Latina e dirige il progetto Global Outlook 2015. Ha diretto la ricerca del CEMRES sulle misure di confidenza nell’ambito dell’Iniziativa del 5+5 Difesa, svolgendo la relazione conclusiva ai ministri della Difesa a Granada. Oggi è direttore della NATO Defense College Foundation, l’unico centro di ricerca non governativo affiliato direttamente alla NATO.
Bruno Tabacci, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Ph. Niccolò Caranti)
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri completa il programma del festival 2021
Insieme a lui l’imprenditrice Silvia Merlo e il fisico e climatologo Claudio Cassardo
Un’esperienza politica di lungo corso iniziata tra gli anni Settanta e Ottanta nelle file dell’allora Democrazia Cristiana: dapprima il consiglio comunale a Mantova e in alcuni centri limitrofi, poi l’approdo in Regione Lombardia (1985) con la relativa presidenza (1987-1989), quindi un nutrito percorso parlamentare culminato pochi mesi fa con la nomina a sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla programmazione e al coordinamento della politica economica. Per Bruno Tabacci, un profilo istituzionale di alto livello perfettamente in linea con i “Dialoghi Eula” e la loro filosofia di approfondimento e dibattito
E sarà proprio lui, non a caso, ad intervenire sabato 13 novembre 2021 all’ottava edizione del festival villanovese della buona politica (in programma dalle ore 9.00 nell’antica chiesa di Santa Caterina, nel borgo medievale di Villavecchia), per uno specifico focus sulPiano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’ormai noto Recovery Plan sulla cui gestione il premier Draghi ha deciso di affidarsi all’esperienza, al carisma ed alle doti da mediatore di Tabacci. Una tematica, quella dell’uscita dall’emergenza, divenuta imprescindibile per una manifestazione che, quest’anno, ha deciso di concentrarsi sulle sfide che ci attenderanno in futuro tra innovative politiche energetiche, ambientali ed economiche. Non mancano, in tal senso, altre novità dell’ultim’ora: accanto al già annunciato Roberto Mezzalama, infatti, prenderanno parte alla tavola rotonda “Codice rosso per il clima: non è tempo dei bla bla bla” anche l’imprenditrice Silvia Merlo (amministratore delegato della Merlo s.p.a. e presidente di Saipem s.p.a.) e il fisico e climatologo dell’Università di Torino, Claudio Cassardo. Dalla manager cuneese, in particolare, un contributo autorevole nel trattare la sfida della sostenibilità e delle nuove energie anche dal punto di vista delle aziende che l’affrontano quotidianamente sul campo: lo scorso aprile Silvia Merlo è stata nominata presidente di Saipem s.p.a., società fondata nel 1956 da Enrico Mattei e, oggi, tra i più importanti operatori a livello mondiale attivi nel settore della costruzione e manutenzione delle infrastrutture dell’industria energetica. A moderare la tavola rotonda Jan Pellissier, giornalista dell’agenzia di stampa LaPresse e responsabile della comunicazione di Confindustria Piemonte.
«Nonostante le difficoltà logistiche ancora legate al periodo pandemico – afferma Fulvio Bersanetti, direttore scientifico del festival e co-ideatore della manifestazione nel 2014 – siamo estremamente soddisfatti per il programma predisposto e ringraziamo fin da ora tutti coloro che hanno accettato il nostro invito. La tematica scelta per quest’edizione è senza dubbio ambiziosa nella sua complessità, ma crediamo di essere riusciti a declinarla secondo diverse sensibilità e punti di vista, dalla tecnologia alla politica, dall’economia alla spiritualità e alla climatologia»
«I “Dialoghi Eula” si confermano un appuntamento di forte richiamo per la qualità e l’attualità degli argomenti trattati – aggiungono Michelangelo Turco, sindaco di Villanova Mondovì, e Michele Pianetta, vicesindaco e “anima” della manifestazione – e siamo orgogliosi che, in ogni edizione, Villanova assurga agli onori delle cronache per l’autorevolezza e la visione dei diversi contributi proposti. Quest’anno, poi, il ritorno in presenza ci fa respirare la normalità perduta e ci fa guardare al 2022 con maggior speranza e consapevolezza».
Primo appuntamento, dunque, per venerdì 12 novembre alle ore 21.00 presso il Gala Palace di Frabosa Sottana (in collaborazione con l’Associazione Turistica Mondolè, il Comune di Frabosa Soprana, il Comune di Frabosa Sottana e l’Unione Montana Mondolè), con lo spettacolo “Fiume di Acqua e di Fango” dell’attrice vicese Sara Dho. Sabato 13 novembre a partire dalle 9.00, invece, nell’antica chiesa di Santa Caterina (previsto un servizio navetta gratuito con partenza da piazza Filippi dalle 8.30), spazio a interviste, dibattiti e tavole rotonde con Paola Pisano (già ministro per l’Innovazione tecnologica), Silvia Merlo, Roberto Mezzalama (esperto in valutazione di impatto ambientale), Claudio Cassardo, Bruno Tabacci, Alex Corlazzoli (giornalista de “Il Fatto Quotidiano” e maestro) ed Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose e saggista.
L’ex priore della Comunità di Bose in dialogo con il giornalista Alex Corlazzoli
Il vicesindaco Pianetta, “anima” della manifestazione: «In un confronto sul futuro del pianeta, imprescindibile un richiamo alla Laudato Sì»
Si avvicina l’ottava edizione dei “Dialoghi Eula” con il ritorno in presenza e aumentano gli ospiti di prestigio attesi nell’antica chiesa di Santa Caterina a Villanova Mondovì. Merito soprattutto della tematica generale che il festival della buona politica dedicato al senatore villanovese Lorenzo Eula ha scelto per l’anno in corso: “Energie per il futuro. Ultima chiamata per il pianeta”. Un tema dibattuto che ben si presta a molteplici declinazioni, particolarmente attuale alla luce del forum G20 di Roma e della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di scena a Glasgow.
Non solo contributi scientifici e politici, però, già garantiti nella giornata di sabato 13 novembre dalla presenza dell’ex ministro Paola Pisano e dell’esperto in valutazione di impatto ambientale e scrittore Roberto Mezzalama, ma anche uno sguardo più olistico e intimista rivolto all’educazione e alla spiritualità grazie allo scrittore e giornalista Alex Corlazzoli (da sempre attento al mondo della scuola e della formazione in virtù anche della sua esperienza da maestro elementare) in dialogo con il saggista e monaco cristiano Enzo Bianchi.
Al celebre fondatore della Comunità di Bose il compito di sviscerare il delicato rapporto tra uomo e Creato secondo una concezione più religiosa e spirituale, che sappia guardare all’equità sociale, all’ecologia integrale, alla responsabilità individuale, riprendendo i concetti espressi nel 2015 dall’Enciclica “Laudato Sì” sulla cura della casa comune.
«In un confronto sul futuro del pianeta, era imprescindibile un richiamo all’Enciclica di papa Francesco – commenta Michele Pianetta, vicesindaco di Villanova Mondovì e “anima” della manifestazione – e siamo quindi orgogliosi che padre Enzo Bianchi abbia accettato il nostro invito. Da sempre i “Dialoghi Eula” hanno l’ambizione di affrontare argomenti d’attualità amalgamando punti di vista differenti e siamo contenti di essere riusciti anche quest’anno a conservare questo tratto distintivo».
«Tra pochi giorni ufficializzeremo il programma definitivo – aggiunge Fulvio Bersanetti, direttore scientifico del festival – e contiamo di annunciare nuovi ospiti illustri per arricchire ulteriormente un’edizione che segna il ritorno alla normalità. Un bel regalo per tutti i villanovesi, ma soprattutto la conferma qualitativa di una manifestazione che, nel corso degli anni, ha saputo ritagliarsi una posizione privilegiata e autorevole sull’intero panorama nazionale».
Il primo appuntamento dell’edizione 2021 sarà, tuttavia, venerdì 12 novembre alle ore 21.00 presso il Gala Palace di Frabosa Sottana (in collaborazione con l’Associazione Turistica Mondolè, il Comune di Frabosa Soprana, il Comune di Frabosa Sottana e l’Unione Montana Mondolè), con lo spettacolo “Fiume di Acqua e di Fango” dell’attrice vicese Sara Dho, già ospite in passato ai “Dialoghi Eula”. La ricostruzione della drammatica alluvione del 1994 tra paure, ferite e ricordi diventa effige dell’attualità e dei cambiamenti climatici, per un’anteprima teatrale che ben introduce le argomentazioni del sabato mattina.
Tra gli ospiti finora confermati l’ex ministro Paola Pisano e l’esperto in valutazione di impatto ambientale e scrittore Roberto Mezzalama
Dalle ferite pandemiche di Bergamo agli Stati Uniti di Joe Biden, dal sindaco Giorgio Gori alla giornalista Giovanna Pancheri. Nonostante l’emergenza sanitaria e l’inevitabile svolgimento degli incontri sulle piattaforme digitali, il 2021 dei Dialoghi Eula ha già riservato diversi momenti di confronto e di approfondimento di qualità, grazie al format “Extra” ideato dagli organizzatori nella scorsa primavera. Una modalità di fruizione interattiva che ha consentito di mantenere la luce accesa sulla buona politica e sulle buone pratiche, in attesa dell’auspicato ritorno in presenza che si concretizzerà finalmente il 12 e 13 novembre prossimi.
Si inizierà il venerdì sera alle ore 21.00 (eccezionalmente al Gala Palace di Frabosa Sottana in collaborazione con l’associazione turistica Mondolè, il Comune di Frabosa Soprana, il Comune di Frabosa Sottana e l’Unione Montana Mondolè) con lo spettacolo “Fiume di Acqua e di Fango” dell’attrice vicese Sara Dho, già ospite in passato ai “Dialoghi Eula”. La ricostruzione della drammatica alluvione del 1994 tra paure, ferite e ricordi, diventa effige dell’attualità e dei cambiamenti climatici, per un’artista locale che si fa portavoce di un’emergenza mondiale. E saranno proprio l’ambiente e la transizione ecologica in particolare, i protagonisti della mattinata di sabato 13 novembre, quando nell’antica chiesa di Santa Caterina arriveranno, tra gli altri, l’ex ministro Paola Pisano e l’esperto in valutazione di impatto ambientale e scrittore, Roberto Mezzalama.
«Nei prossimi giorni sveleremo anche gli altri ospiti – commenta Fulvio Bersanetti, direttore scientifico e ideatore della manifestazione – ma fin da ora non posso che rallegrarmi per il ritorno in presenza dopo un anno e mezzo difficile per tutti. Il format digitale ci ha comunque regalato molte soddisfazioni, permettendoci soprattutto di non interrompere quella crescita di autorevolezza qualitativa che negli anni siamo riusciti a ritagliarci sull’intero panorama italiano».
«Abbiamo voluto non fermarci – aggiungono il sindaco di Villanova Mondovì, Michelangelo Turco, e il vicesindaco Michele Pianetta, delegato alle Manifestazioni – quando forse sarebbe stato più facile “congelare” la manifestazione fino a data da destinarsi. Abbiamo invece insistito e ci siamo adattatati al digitale. Oggi, il ritorno in presenza, è il regalo più bello per noi e per tutti i villanovesi. Un forte segnale di speranza e di rinascita nel nome della buona politica».
I relatori di ‘Rinascita americana. Gli equilibri politici del nuovo mondo’, secondo appuntamento 2021 di ‘Dialoghi Eula Extra’
Pancheri e Magri discutono del futuro: nuova centralità per l’Europa?
Il sindaco Turco: «I Dialoghi, da Villanova Mondovì, ci aprono al mondo»
Uno spaccato sugli scenari internazionali. Un viaggio che è partito dagli Stati Uniti ed è arrivato in Europa, passando per la Cina, la Russia ed il Medio Oriente. Paesi e popoli così lontani, eppure mai così vicini, come dimostra anche l’attualità. Non ha certo deluso le aspettative il secondo appuntamento dei ‘Dialoghi Eula Extra’ 2021, il festival della buona politica di Villanova Mondovì (CN), andato in scena martedì 8 giugno: uno straordinario racconto dell’ultimo decennio di storia americana al centro del dibattito, l’ultimo in modalità streaming. Come annunciato dal vicesindaco Michele Pianetta in apertura della diretta, per la seconda parte dell’anno, l’auspicio dell’Amministrazione comunale e del Comitato organizzatore (guidato dal direttore scientifico Fulvio Bersanetti) prevede un ritorno alle origini, con un momento di approfondimento autunnale presso l’antica Chiesa di Santa Caterina a Villavecchia.
Partiti con un saluto ed una introduzione di SimoneCrolla, managing director della Camera di Commercio americana in Italia, che ha ricordato l’antica amicizia tra i due Paesi (un rapporto consolidato che, prima del Covid, valeva quasi 60 miliardi di euro di export oltreoceano), i lavori sono proseguiti con la presentazione del libro di Giovanna Pancheri, giornalista televisiva ed autrice del saggio ‘Rinascita americana’ (edizioni SEM Libri): intervistata da Nicola Gallino (la Repubblica), l’anchorwoman di Sky TG24 non ha lesinato commenti, anche taglienti, sui grandi protagonisti della più recente fase politica a stelle e strisce. Da Barack Obama («che ha ereditato una crisi economica così pesante da insinuare nella classe media il dubbio che gli Stati Uniti non fossero più il Paese delle opportunità») a Donald Trump («tanto abile nell’intercettare il senso di umiliazione diffuso nella società e nel riproporre il mito del ‘sogno americano’, quanto miope nel circondarsi di ‘yes man’ e nel non mantenere le promesse della campagna elettorale»), sino a Joe Biden («gli americani, a differenza degli europei, votano più con il portafoglio che con l’ideologia, a conti fatti la ricetta sovranista dei dazi e la guerra commerciale con la Cina promossa da Trump non ha pagato. La sua esperienza ha rassicurato ampie fasce dell’elettorato»). Il tutto con un immancabile riferimento alla pandemia da Covid-19, che la giornalista romana ha contratto durante l’esperienza come inviata tra New York e Washington.
Un dibattito che ha visto grande protagonista anche Paolo Magri, vicepresidente esecutivo dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), ma soprattutto uno dei più attenti ed autorevoli commentatori di politica internazionale. L’apertura dell’intervento di Magri è dedicata al nuovo corso dell’Amministrazione americana, con toni altrettanto decisi («Biden dopo Trump è come la quiete dopo la tempesta»). Il giudizio sul quarantaseiesimo presidente, sebbene prematuro, è positivo, nelle sue vesti di ‘normalizzatore’ rispetto ai temi che oggi sono al centro dell’agenda politica, a partire dall’ambiente e dalle relazioni con l’Europa. Proprio il Vecchio Continente ha, per Magri, la grande opportunità di tornare centrale negli equilibri globali di domani: «La mia impressione è che, dopo anni all’insegna dell’’America first’, difficilmente torneremo ad un protagonismo spinto degli Stati Uniti sullo scenario globale. Il processo sarà graduale: nel frattempo l’Europa può diventare il fulcro del nuovo scacchiere, tra Cina, Russia e quel Medio Oriente che di recente è tornato ad incendiarsi».
Si chiude con un riferimento alla strettissima attualità, in particolare al dibattito scaturito dalla decisione del G7 di promuovere una ‘global corporate tax’ per indurre i giganti della tecnologia ad una maggiore imposizione fiscale: «Gli Stati Uniti – sostiene Pancheri – proponendo questa tassa si sono mostrati più ambiziosi rispetto a quell’Europa che, negli ultimi anni, si era ritagliata un ruolo di primo piano diventando un punto di riferimento per la giurisprudenza nel rapporto con i big tech». Tuttavia serve fare estrema attenzione: «Un conto sono gli annunci politici – avverte Magri – ed un altro le effettive revisioni dei sistemi fiscali. Invito ad una maggiore prudenza, è solo l’inizio di un percorso lungo e tortuoso».
Il bilancio, per il Comune di Villanova Mondovì che da otto anni promuove la manifestazione, è particolarmente positivo: «Chiudiamo questa prima parte dell’anno – è il commento del sindaco, Michelangelo Turco – con due appuntamenti di altissimo profilo. Dopo l’incontro di marzo, focalizzato sulla situazione italiana con ospite il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ecco un ‘dialogo’ che ci ha aperto al mondo. Siamo contenti di aver portato il nostro piccolo contributo nel fare buona cultura e approfondimento di livello per la nostra comunità. Condizioni sanitarie permettendo, abbiamo voglia di tornare in Santa Caterina: è questo il grande obiettivo del 2021».
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